Volano di nuovo stracci tra gli agenti di viaggi americani e American Airlines: Asta, la potente associazione di categoria che rappresenta migliaia di adv statunitensi, infatti, vuole portare la compagnia aerea davanti al Congresso, richiedendo esplicitamente un’indagine.
Una richiesta sostenuta da una campagna pubblicitaria che appare anche sul suo sito web per chiedere ai consumatori-clienti di agenti di viaggi ad inviare messaggi di richiesta d’indagine nei confronti di American Airlines che recentemente ha annunciato di non riconoscere più punti per il suo programma di frequent flyer AAdvantage sui biglietti aerei prenotati e acquistati dai passeggeri presso le agenzie di viaggi.
Una discriminazione inaccettabile per Asta, che non può passare inosservata, tanto più che si creerebbe un pericoloso precedente per tanti altri colossi dei cieli ed emarginerebbe ulteriormente la rete agenziale, già abbondantemente marginalizzata delle politiche tariffarie e strategie commissionali di gran parte delle compagnie aeree, specialmente quelle nordamericane.
In un’email ai membri, il presidente e ceo di Asta Zane Kerby ha sottolineato come «quest’ultimo sviluppo nella vicenda del programma AAdvantage rende ancor più chiaro il programma scientemente portato avanti da American Airlines fin dallo scorso anno, per costringere il settore delle agenzie di viaggi ad adottare una tecnologia immatura, monopolizzare i canali di distribuzione e rendere sempre più succubi della sua politica commerciale i vari partner di canale nonché i loro stessi clienti. Ora American Airlines sta davvero esagerando e noi dobbiamo reagire».
Tra Asta e American Airlines la ruggine c’è da diversi mesi, esattamente da aprile 2023 quando American ha avviato una nuova strategia di distribuzione rimuovendo una serie di tariffe dai gds legacy nel tentativo di spostare le prenotazioni delle agenzie di viaggi quasi esclusivamente sui collegamenti Ndc. In tutta risposta, sempre lo scorso anno, Asta ha portato il suo caso al Dipartimento dei Trasporti, chiedendo al dipartimento di costringere American a ripristinare le tariffe nei gds, citando problemi di servizio con le prenotazioni Ndc.
Fonte: L’Agenzia di Viaggi Magazine