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Normativa pacchetti, allarme sulle tutele: a rischio le garanzie in caso di fallimento

    Potrebbe esserci un ‘bug’ nella nuova normativa sui pacchetti vacanza varata dall’Unione europea.

    Secondo quanto riportato dal sito di informazione francese tourmag.com, l’allarme potrebbe riguardare le tutele finanziarie da attuare in caso di fallimento. E questo perché la normativa, all’articolo 18, rende validi in tutta Europa i fondi di garanzia preposti dallo Stato o dalla Regione in cui l’operatore ha sede.

    Una norma che semplificherebbe di molto le operazioni per i tour operator che hanno rapporti anche con clientela al di fuori del proprio Stato. Ma che nasconde anche un pericolo.

    La normativa sulle tutele finanziare, spiega ancora tourmag.com, differisce molto tra Stato e Stato. In alcuni casi, infatti, il fondo di garanzia non è a livello nazionale, bensì regionale. E il portale francese fa un esempio concreto: il colosso Low Cost Holidays, che ha una sede delle Baleari.

    Dal momento che l’arcipelago può contare su un fondo regionale, per assurdo, il colosso dell’ecommerce turistico potrebbe fare affidamento su quest’ultimo. Con un problema: il fondo delle Baleari, che ammonta a 55mila euro, si troverebbe a coprire un’azienda che fattura 40 milioni di euro l’anno.

    Nel caso specifico, il problema non si pone, data la solidità finanziaria di Low Cost Holiday. Ma la questione è chiara: ed è la possibilità che un operatore di grandi dimensioni si trovi ad essere ‘garantito’ da un fondo insufficiente.

    Fonte TTG Italia

    Ufficio Stampa

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