Un mix di eventi ha messo a dura prova adv e t.o. L’Italia conferma le attese e Cuba si preannuncia regina dell’inverno.
L’estate 2015 sarà ricordata per un insieme di fattori. Dal Nord Africa in sofferenza alla lotta al primato tra tre mete in particolare: Spagna, Grecia e Italia. Cronaca di una situazione annunciata già prima dell’estate, quando le previsioni erano più o meno queste, viste le sofferenze di Egitto e Tunisia e le aspettattive sull’Italia, che non sono state deluse. Anzi. Il bilancio che si può trarre “non può essere entusiasmante in un’estate contrassegnata da eventi che hanno pesantemente influenzato la domanda di vacanza”, afferma a Guida Viaggi Luca Battifora, presidente di Astoi. Il manager si riferisce in primis al Nord Africa, con Tunisia ed Egitto. Pensa al fattore Grecia, che poi si è confermata “destinazione sicura, molto apprezzata dai clienti, con servizi e strutture pienamente operative” ed infine a fattori quali l’apprezzamento del dollaro verso l’euro e alla Turchia. In tutto ciò, come si è avuto già modo di scrivere su questa agenzia di stampa, c’è stato un rovescio della medaglia rappresentato dall’incremento “importante sul prodotto Italia, che ha beneficiato dei problemi sorti in altre zone di mondo”, osserva Battifora. A tal proposito il Mare Italia di Nicolaus cresce di circa il 35%, quello di Futura Vacanze porta a casa buoni frutti, con un +30%.
In generale, ad avere un trend positivo anche mete quali Spagna, capitali europee e Stati Uniti.
In particolare la Spagna di Settemari ha visto “un raddoppio dei numeri dell’anno scorso”. Anche la Grecia “si è difesa molto bene, con un +20%”, rileva il presidente Mario Roci.Non si può dire altrettanto per le mete del Nord Africa. In particolare il t.o. ha sospeso per questa estate la Tunisia, mentre il Mar Rosso “ha patito e segna un calo del 20%”. Buoni segnali arrivano dal lungo raggio di Amo il Mondo, “l’estate cresce complessivamente del 20%, bene Estremo Oriente, Stati Uniti e i viaggi di nozze”.
In inverno riflettori puntati su Cuba
Questo il quadro dell’estaste, per l’inverno, invece, dal fronte distributivo sono tutti d’accordo. Cuba sarà la regina.
Tra le richieste che arrivano in agenzia ci sono i Caraibi, con Messico e Cuba, appunto, che in autunno potrà riservare sorprese interessanti. Gli operatori che vorranno prendere parte alla partita dovranno giocare bene le proprie carte, non sottovalutando alcuni aspetti. Uno è quello dei servizi, che dovranno essere preservati e l’altro è la corsa ai contratti, per non rischiare di perdere ‘il posto in prima fila’.
Secondo Simone Aggio, amministratore unico di SiTravel, “sarà una delle mete più importanti”. Il che porterà un aumento di traffico nel bacino dei Caraibi. Traffico che sta già arrivando anche per la Repubblica Dominicana, così come è “in crescita la domanda per la Jamaica e le altre isole caraibiche”, osserva Rinaldo Bertoletti, a.d. di One ! travel experience. Tra le nuove tendenze ci sono “le Hawaii e nuove richieste per Maldive e Oceano Indiano in genere. Per i viaggi, il Sudamerica in primo piano e sempre il Nord Europa anche per l’inverno”, aggiunge il manager.
L’inverno è “il vero tema da affrontare” osserva Dante Colitta, direttore commerciale di Geo Travel Network. In quanto, “tra destinazioni medio raggio percepite a rischio, il Kenya che ancora non riparte e le Maldive che a livello di prezzi sono diventate meta per pochi, lo scenario è abbastanza preoccupante”.
Inoltre, a seguito della sofferenza del Nord Africa, è verosimile attendersi per l’autunno un ridimensionamento nell’ambito del tour operating.
Per un approfondimento dell’argomento rimandiamo al numero 1483/4 di Guida Viaggi del 7-14 settembre.
Fonte Guida Viaggi